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Il 7 maggio alle 14:30 alla CCIAA di Livorno

RIFORMA FISCALE 2024 E RINNOVO CCNL Terziario Distribuzione e Servizi

Importanti aggiornamenti per le imprese in un incontro gratuito e aperto a tutti. Confcommercio e Seac CEFOR vi aspettano Il 7 maggio alle 14:30 alla Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Per informazioni 0586/...

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Grande manifestazione nazionale per chiedere una legge subito

SIB Confcommercio Livorno a Roma

Roma piazza SS. Apostoli.Manifestazione nazionale SIB Confcommercio: "Legge sulle concessioni subito!"...

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Il riconoscimento Confcommercio per la sostenibilità

Federica Garaffa testimonial di Imprendigreen

Imprendigreen è il riconoscimento gratuito che Confcommercio prevede per le proprie imprese e associazioni per premiare comportamenti virtuosi e buone pratiche in chiave sostenibile. Per scoprire di più guarda il video...

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Fino al 24 agosto le domande

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO DEL DECRETO RILANCIO

Dal 15 giugno si potrà presentare la richiesta per il contributo a Fondo perduto previsto dall'articolo 25 del Decreto Rilancio. Qui di seguito una sintesi.
Per informazioni:
Sabrina Pucci, s.pucci@centrofidi.it, tel. 344.2544138
Daniela Salvi, d.salvi@centrofidi.it, tel. 344.2564258
Dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:30.
 
 
Destinatari
Il contributo spetta ai titolari di partita Iva, che esercitano attività d'impresa e di lavoro autonomo o che sono titolari di reddito agrario.
Il modello e le istruzioni di compilazione sono consultabili e scaricabili dal sito internet dell'Agenzia delle entrate.


A chi spetta
Il contributo viene corrisposto dall'Agenzia delle entrate a seguito della presentazione, in via telematica, di una apposita istanza. L'importo del contributo è commisurato alla perdita del fatturato e dei corrispettivi subita a causa dell'emergenza da Coronavirus.
Sulla base dei dati dichiarati nell'istanza dal soggetto che richiede il contributo, l'Agenzia delle entrate eroga la somma di denaro mediante bonifico sul conto corrente intestato al richiedente.
Per ottenere l'erogazione del contributo a fondo perduto è inoltre necessario che sia presente almeno uno tra i seguenti requisiti:
1. ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell'ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019
2. inizio dell'attività a partire dal 1° gennaio 2019
3. domicilio fiscale o sede operativa situati nel territorio di Comuni colpiti da eventi calamitosi (sisma, alluvione, crollo strutturale), i cui stati di emergenza erano in atto alla data del 31 gennaio 2020 (data della dichiarazione dello stato di emergenza da Coronavirus). L'elenco di tali Comuni è riportato in appendice alle istruzioni del modello dell'istanza.
 

A chi non spetta
Il contributo a fondo perduto non spetta nei seguenti casi:
  • soggetti la cui attività sia cessata alla data di richiesta del contributo
  • soggetti che hanno iniziato l'attività dopo il 30 aprile 2020, con l'eccezione delle partite Iva aperte dagli eredi per la prosecuzione dell'attività dei deceduti
  • enti pubblici di cui all'art. 74 del Tuir
  • intermediari finanziari e società di partecipazione di cui all'art. 162-bis del Tuir
  • professionisti e lavoratori dipendenti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza
  • obbligatoria (cosiddette casse previdenziali)
  • soggetti che hanno diritto alla percezione delle indennità previste dagli articoli 27 (bonus professionisti) e 38 (bonus lavoratori dello spettacolo) del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020 (cosiddetto decreto “Cura Italia”).

La misura del contributo
L'ammontare del contributo è determinato applicando una diversa percentuale alla differenza tra l'importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 e l'analogo importo del mese di aprile 2019.
Le percentuali previste sono le seguenti:
1. 20%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro
2. 15%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l'importo di 1.000.000 di euro
3. 10%, se i ricavi e i compensi dell'anno 2019 superano 1.000.000 di euro ma non l'importo di 5.000.000 euro.
Il contributo è comunque riconosciuto per un importo non inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. 

 
Come fare domanda
Le istanze per il contributo a fondo perduto possono essere predisposte e inviate all'Agenzia delle entrate non oltre il giorno 13 agosto 2020.
Solo nel caso in cui il soggetto richiedente sia un erede che continua l'attività per conto del soggetto deceduto, le istanze possono essere trasmesse a partire dal 25 giugno e non oltre il 24 agosto.
In evidenza

GIOVANNA, IL NASO NEI PETALI, IL CUORE NELLE MANI

Si è spenta, all'età di 47 anni, Giovanna Ghezzani, amatissima figlia, zia, sorella e presidente Fioristi Confcommercio. La presidente Marcucci, la giunta, il consiglio, tutto lo staff della Confcommercio provinciale di Livorno, e il Sindacato Fioristi Confcommercio si uniscono al lutto e al cordoglio dei familiari.
Giovanna non lascia solo una famiglia amatissima che a sua volta l’adorava, ma anche il suo gruppo di Fioristi Confcommercio della provincia di Livorno seguito fino all’ultimo giorno in prima persona. “Le qualità umane e professionali di Giovanna – scrive il consiglio Fioristi che si unisce al cordoglio per la scomparsa dell’amata presidente – saranno care per sempre a chi la conosceva e ha lavorato con lei”.

Debora Paci, vice presidente dei Fioristi Confcommercio, la ricorda come grande appassionata del suo lavoro e di tutta la vita attorno a sé. “Accanto a Giovanna tutto aveva un sapore straordinario, la sua famiglia di grandi e piccini, il mare, la campagna, il suo negozio. Per lei i fiori non erano solo un lavoro, ma il suo modo di stare nel mondo. Naso tra i petali e cuore nelle mani, il suo pensiero era sempre per quello che avrebbe potuto creare con la sua amata Natura, dalle conchiglie ai tronchi ai suoi amati fiori”.

“Il vuoto che ha lasciato è incolmabile – ricorda la presidente di Confcommercio, Francesca Marcucci – ma la serietà del suo impegno in associazione ci guideranno nei giorni a venire. La consapevolezza della professionalità, la necessità della formazione continua, la dignità di un lavoro che porta vicino alle persone nei giorni più felici e più drammatici”.

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decreto legge 19 maggio 2020, n.34

DECRETO "RILANCIO"

In allegato potete scaricare una sintesi, redatta dalla nostra Confcommercio nazionale, del Decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” in G.U. n. 128 del 19 maggio2020 – Suppl. Ord. n. 21.

SINTESI DECRETO RILANCIO

Per le misure economiche di sostegno alle imprese potete contattare:

UFFICIO CREDITO  E FINANZIAMENTI
Sabrina Pucci, s.pucci@centrofidi.it, tel. 344.2544138
Daniela Salvi, d.salvi@centrofidi.it, tel. 344.2564258
 
dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 13.
 
 

 

 

In evidenza

INFORMAZIONI DA ESPORRE, PER CLIENTI E PERSONALE

GENERALE

 

SOMMINISTRAZIONE, INDICAZIONI COMPLETE

RESTA A UN METRO

USA LA MASCHERINA PUBBLICI ESERCIZI

USA IL GEL

STRUTTURE RICETTIVE. INDICAZIONI PER LA CLIENTELA

BALNEARI SIB

 

PROTOCOLLI INTERNI

RAPPRESENTANTI E FORNITORI


GARANTIAMO L'IGIENE SECONDO LE NORME

INDICAZIONI PERSONALE IN INGLESE

 

 

 





 

Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale N. 48 del 03 Maggio 2020

TOSCANA, LE ULTIME REGOLE ANTI-COVID PER LE IMPRESE

Con l'ordinanza n. 48 del 3 maggio la Regione Toscana ha chiarito e leggermente rivisto le procedure di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro: la distanza interpersonale obbligatoria che diventa di 1.mt, l'utilizzo obbligatorio delle mascherine, la sanificazione degli ambienti e le modalità di trasmissione del Protocollo Anticontagio.
Leggete le norme in vigore, in particolare le disposizioni specifiche per gli esercizi commerciali su confcommercio.li.it
La distanza di 1,8 mt. diventa "consigliata",
Se avete domande potete scrivere a stampa@confcommercio.li.it o chiamare:
Paola Taddei, 0586/1761049
Gabriele Bilanceri, 0586/176047.

Precisiamo che il servizio di invio del protocollo con smart card verrà fornito gratuitamente ai soci in regola con il pagamento della quota associativa.

 

 

Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica per tutti gli ambienti di lavoro esclusi quelli sanitari e i cantieri

 

Queste disposizioni disposizioni si applicano anche a tutti gli uffici pubblici e privati, alle libere professioni e a tutti i lavoratori autonomi.

 

Gestione degli spazi e delle procedure di lavoro

  1. Per lo spostamento dal proprio domicilio al posto di lavoro e viceversa, sui mezzi pubblici è fatto obbligo di usare la mascherina ed è raccomandato l’uso di guanti protettivi monouso o la pulizia/sanificazione delle mani prima e dopo l’utilizzo degli stessi. Ove possibile, è consigliato anche l’uso dei mezzi della mobilità sostenibile individuale o di coppia (bicicletta e mezzi elettrici). Nel caso dell’auto privata con due persone si raccomanda l’utilizzo della mascherina.

  2. Come stabilito dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali”, del 24 aprile 2020, allegato al DPCM del 26 aprile 2020, all’interno dei luoghi di lavoro “è previsto, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, l’utilizzo di una mascherina chirurgica”. Laddove possibile, è consigliato il mantenimento di una distanza interpersonale di 1,8 m.

  3. In presenza di febbre, e comunque quando la temperatura corporea supera 37,5°, o di altri sintomi influenzali, suggestivi di COVID-19 è fatto divieto di recarsi sul posto di lavoro ed è obbligatorio rimanere al proprio domicilio. Il datore di lavoro potrà attivarsi per sottoporre il personale, prima dell’accesso al luogo di lavoro, al controllo della temperatura corporea;

  4. Prima dell'accesso al posto di lavoro è necessario detergersi accuratamente le mani, utilizzare la mascherina protettiva e, ove compatibile o richiesto dall'attività, utilizzare guanti monouso. La frequente e minuziosa pulizia delle mani è raccomandata in più momenti dell'attività lavorativa. Il datore di lavoro installa nei luoghi di lavoro idonei e diffusi dispenser per detergere le mani, inoltre, fornisce mascherine protettive e eventualmente guanti monouso. Qualora non fosse reperibile il gel detergente, effettuare il normale lavaggio con acqua e sapone;

  5. Deve essere garantita la sanificazione degli ambienti con frequenza di almeno una volta al giorno e comunque in funzione dei turni di lavoro. Deve essere garantito quanto più possibile il ricambio dell’aria;

  6. La sanificazione di cui al punto precedente può essere svolta tramite le normali metodologie di pulizia utilizzando prodotti quali etanolo a concentrazioni pari al 70% ovvero i prodotti a base di cloro a una concentrazione di 0,1% e 0,5% di cloro attivo (candeggina) o ad altri prodotti disinfettanti ad attività virucida, concentrandosi in particolare sulle superfici toccate più di frequente (ad esempio porte, maniglie, tavoli, servizi igenici etc). Tali adempimenti devono essere ordinariamente registrati da parte del datore di lavoro o suo delegato, su supporto cartaceo o informatico, con auto-dichiarazione;

  7. Laddove siano presenti impianti di areazione deve essere garantita la sanificazione periodica, secondo le indicazioni contenute nel “Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell’infezione da virus SARS-CoV-2.”; altrimenti ne deve essere previsto lo spegnimento, garantendo la massima ventilazione dei locali;

  8. Il servizio mensa deve essere riorganizzato in modo da garantire in ogni momento la distanza interpersonale di almeno un metro, come previsto dal DPCM del 26 aprile 2020 e relativi allegati. Laddove possibile, è consigliato il mantenimento di una distanza interpersonale di 1,8 m. E' necessario che sia effettuata la sanificazione dei tavoli dopo ogni singolo pasto. Laddove le condizioni igieniche e di spazio lo consentono, al fine di evitare assembramenti, è possibile il consumo dei pasti anche presso la singola postazione di lavoro.

  9. Il datore di lavoro, attraverso le modalità più idonee ed efficaci, informa tutti i propri lavoratori circa le presenti disposizioni, consegnando e/o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali, appositi depliants informativi.

 

Disposizioni specifiche per gli esercizi commerciali

Per gli esercizi commerciali sono disposte le seguenti ulteriori misure di contenimento:

a) l’obbligo di prevedere accessi regolamentati e scaglionati dell’utenza, in modo tale che all’interno sia mantenuta la distanza interpersonale di almeno un metro, come previsto dal DPCM del 26 aprile 2020 e relativi allegati, e l’obbligo di regolamentare l’accesso all’interno in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Resta fermo quanto raccomandato nell’Allegato 5, punto 7 lettera b) del DPCM 26 aprile 2020 per i locali fino a 40 mq, ove è consentito l’accesso ad una sola persona. E’ comunque consigliato, ove possibile, mantenere una distanza interpersonale di 1,8 m;

b) ove possibile, sui banchi e alle casse, si raccomanda di posizionare pannelli di separazione tra i lavoratori e l’utenza;

c) l’ingresso negli esercizi è consentito a chi indossa la mascherina protettiva, che copra naso e bocca. Inoltre, è fatto obbligo di sanificare le mani o di utilizzare i guanti monouso. Laddove possibile è preferibile per le mani l’adozione di entrambe le misure. All’ingresso dei negozi sono posizionati dispenser per detergere le mani e/o guanti monouso;

d) l’obbligo di fornire informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata e di avvertire la clientela, con idonei cartelli all’ingresso, della necessità del rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, come previsto dal DPCM del 26 aprile 2020 e relativi allegati. E’ comunque consigliato, ove possibile, mantenere una distanza interpersonale di 1,8 m;

e) l’obbligo di consentire l’ingresso di una sola persona per nucleo familiare, salvo bambini e persone non autosufficienti;

f) nei casi in cui la spesa venga effettuata con carrelli e cestelli, si raccomanda di posizionare presso la zona di prelievo dispenser con liquido disinfettante e carta assorbente a disposizione del cliente per la relativa pulizia;

g) nei mercati all’aperto è fatto obbligo di mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro, come previsto dal DPCM del 26 aprile e relativi allegati, e di posizionare presso i banchi dispenser con liquido per la sanificazione delle mani e/o guanti monouso. E’ comunque consigliato, ove possibile, mantenere una distanza interpersonale di 1,8 m.

 

Disposizioni specifiche per gli uffici pubblici e privati e per le libere professioni

Per gli uffici pubblici e privati e per le libere professioni valgono le disposizioni di cui ai punti dall’1 al 9 della presente ordinanza e, nel caso di rapporti con il pubblico o la clientela, valgono le disposizioni di cui ai punti dalle lettere da a) a e).

 

Protocollo Anti-Contagio

i. I datori di lavoro hanno l’obbligo di redigere un protocollo di sicurezza anti-contagio che preveda l’impegno all’attuazione delle misure sopra descritte al fine di garantire la sicurezza e la tutela della salute e dei lavoratori.

ii. L’adozione del protocollo anti-contagio da parte del datore di lavoro è necessaria per lo svolgimento dell’attività; il protocollo anti-contagio dovrà essere compilato sul sito

https://servizi.toscana.it/presentazioneFormulari, a partire dal 6 maggio 2020.

 

Per tutte le attività aperte alla data del 18 aprile 2020, per le quali non sia stato ancora trasmesso il protocollo secondo le disposizioni dell’ordinanza 38/2020, dovrà essere compilato il format on line all’indirizzo sopra riportato, entro la data del 18 maggio 2020; per le altre attività la compilazione del protocollo dovrà avvenire entro 30 giorni dalla riapertura. La compilazione è esclusivamente on line seguendo le istruzioni indicate nello speciale COVID-19 presente sul sito ufficiale della regione https://www.regione.toscana.it.

Coloro che hanno già inviato il protocollo secondo le disposizioni dell’ordinanza 38/2020, non devono compilare il format on line, ferma restando l’applicazione dei limiti, di cui alla presente ordinanza.

 

iii. Le pubbliche amministrazioni non sono tenute alla compilazione on line del protocollo anticontagio.

iv. I servizi PISLL della Regione Toscana, nel periodo di emergenza sanitaria Covid-19, verificano l’adozione da parte dei datori di lavoro delle procedure di sicurezza anti-contagio, in conformità alle presenti disposizioni e agli atti richiamati in premessa.

v. Il protocollo anti-contagio dovrà essere stampato e sempre reso disponibile presso l’attività per i controlli previsti dalla legge.

vi. E’ dato mandato al settore regionale competente per la sicurezza dei luoghi di lavoro all’adozione di provvedimenti tecnici, condivisi nell’ambito del Comitato regionale di coordinamento in materia di sicurezza sul lavoro, finalizzati ad individuare procedure standardizzate di controllo da parte dei servizi PISLL del rispetto delle procedure di sicurezza anti-contagio;

Con la presente ordinanza cessa l’efficacia di quanto disposto con Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale n° 38 del 18 aprile 2020.

 

 

In evidenza
Emergenza Covid-19 e credito

Consulenza gratuita per l'accesso al Fondo di garanzia per le Pmi

Per supportare le piccole e medie imprese in questo momento di difficoltà causato dall'emergenza Covid-19 l'area credito di Confcommercio Provincia di Livorno mette a disposizione un servizio di consulenza gratuita per le valutazioni di operazioni di credito e accesso al Fondo di garanzia per le Pmi.

Una consulenza mirata fornita da professionisti del settore e dedicata ad aziende, imprenditori e professionisti per dare un sostegno concreto in questo momento particolarmente difficile per le imprese del nostro territorio. La garanzia può essere concessa entro e non oltre il 31 dicembre 2020 anche alle imprese che non erano in difficoltà al 31 dicembre 2019, ma che si sono trovate in una situazione di difficoltà in seguito all'epidemia Covid-19, e può essere finanziata per una durata massima di sei anni da 25.000 Euro fino a un massimo di 5 milioni di Euro.

Per maggiori informazioni e per ricevere una consulenza gratuita potete contattare lo staff Credito di Confcommercio Provincia di Livorno ai seguenti recapiti:
Sabrina Pucci, s.pucci@centrofidi.it, tel. 344.2544138
Daniela Salvi, d.salvi@centrofidi.it, tel. 344.2564258.

In evidenza
Rimborso delle spese per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale (DPI)

BANDO IMPRESA SICURA

È stato pubblicato il bando “Impresa Sicura”, attivato da Invitalia, che consente il rimborso delle spese per l’acquisto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) finalizzati al contenimento e al contrasto dell’emergenza epidemiologica da COVID19.

Beneficiari
“Impresa Sicura” si rivolge a tutte le imprese regolarmente costituite e iscritte come “attive” nel Registro delle imprese con sede principale o secondaria sul territorio nazionale.

Saranno oggetto di rimborso, nella misura del 100%, l’acquisto, sostenuto tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda di rimborso, di:

  • mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
  • guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
  • dispositivi per protezione oculare;
  • indumenti di protezione quali tute e/o camici;
  • calzari e/o sovrascarpe;
  • cuffie e/o copricapi;
  • dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
  • detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.


Contributi
È previsto un importo massimo per il rimborso pari a 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente, e fino a 150mila euro per impresa.

Per assistenza su questo bando: Sabrina Pucci 344/2544138, Daniela Salvi 344/2564258.

In evidenza
"Chiediamo aiuto per modificare il calendario delle riaperture al pubblico"

CONFCOMMERCIO SCRIVE AL PREFETTO

Senza dimenticare di ringraziare per l'egregio lavoro svolto dalla Prefettura in questi mesi, nonché per la disponibilità più volte mostrata verso i dubbi e le domande dei nostti imprenditori, abbiamo chiesto al prefetto di
farsi parte attiva per sollecitare il Presidente
del Consiglio dei Ministri, magari di concerto con altre Regioni, a modificare il calendario delle riaperture al pubblico delle imprese del nostro settore.
Nessuno meglio delle istituzioni locali può articolare lo stato effettivo dei rischi e dello stato di preparazione, responsabilità e collaborazione alla limitazione del contagio che risulta dal territorio.
Come Confcommercio ci semtiamo pronti a prevedere:
- al 4 maggio (anziché al 18 maggio) la riapertura di tutte le attività del commercio al
dettaglio sia in sede fissa sia su area pubblica;
- al 18 maggio (anziché al 1° giugno) la riapertura dei pubblici esercizi.

In questi due mesi di lock down gli imprenditori da noi rappresentati hanno dimostrato serietà e grande senso di responsabilità, rispettando le regole in essere e approntando tutte le precauzioni previste. Sono dunque perfettamente in grado di continuare a dare il loro contributo attivo
nella gestione dell’emergenza sanitaria, anche nella ripresa della loro attività, che sarà
ovviamente improntata alla massima sicurezza e alla tutela della salute propria, dei propri collaboratori e dei clienti.
Una riapertura di queste imprese anticipata rispetto ai tempi annunciati dal presidente Conte verrebbe poi a correggere una evidente anomalia: attualmente sono infatti consentite attività e servizi potenzialmente più esposti ai rischi del contagio per il numero di persone coinvolte.
Non si capisce dunque come possa nuocere alla salute pubblica la riapertura di piccoli negozi, di pubblici esercizi, parrucchieri ed estetisti dove l’ingresso dei clienti sarebbe comunque contingentato.
Sottolineiamo inoltre la valenza sociale di una ripartenza delle imprese del terziario, per il ruolo che esse hanno nella promozione e diffusione, fra la cittadinanza, di comportamenti responsabili e rispettosi delle regole. Gli unici che, del resto, ci consentiranno di convivere con la pandemia in atto senza però rinunciare ad una qualità di vita accettabile.

In evidenza
Il 4 maggio gli imprenditori Confcommercio invocano la riapertura delle attività

VOGLIAMO RIAPRIRE IN SICUREZZA

Per il 4 maggio 2020 alle 10:30 organizziamo un'azione pubblica per manifestare il forte disagio che stiamo vivendo a seguito delle misure contro il contagio, in particolare per il protrarsi del lockdown. 
Il messaggio che daremo è "Vogliamo riaprire in sicurezza". 
I negozianti apriranno le saracinesche ed accenderanno le luci, per ricordare la propria presenza alle istituzioni nazionali, che sembrano essersi concentrate esclusivamente sulla manifattura.
Si tratterà di azioni determinate in quanto coordinate a livello Regionale e Provinciale, ma del tutto pacifiche e lecite. Ci teniamo a precisarlo perché la situazione finanziaria il turismo, i servizi, il commercio e le professioni stanno lentamente sprofondando senza nessuna certezza di una ripartenza, gli operatori continuano a dimostrare responsabilità, altruismo e grande spirito di adattamento. La tragedia sanitaria attraversata e quella economica che stiamo vivendo non permettono atteggiamenti divisivi e aggressivi, ma pretendiamo sostegno e attenzione da parte delle istituzioni, se non altro per la consistenza economica e contributiva delle nostre imprese e per la capacità che avremo di risollevare il paese dallo sfacelo.

 

Alle porte verranno affissi manifesti di adesione all'iniziativa che potete SCARICARE QUI DI SEGUITO

IO PERCHE' NO
E IO QUANDO
E IO COME

In evidenza
Il bando regionale in scadenza il 20 maggio 2020

EVENTI CALAMITOSI 28-30 OTTOBRE 2018

La Regione Toscana ha emanato un bando che prevede la concessione di contributi a fondo perduto in favore di quei soggetti che abbiano subito danni nei territori interessati dagli eventi calamitosi registrati in Toscana nei giorni 28-30 ottobre 2018.
Le spese ammissibili non possono superare il valore del danno indicato in perizia tecnica oobligatoria.
Sono beneficiari: le imprese, i liberi professionisti e gli altri soggetti (quali associazioni, fondazioni, comitati e altri enti non societari che esercitano un’attività economica non in forma principale) titolari di partita IVA ed iscritti al R.E.A. e localizzati in Toscana. Le imprese di tutti i settori eccetto quelli delle attività della sezione A della classificazione Ateco (Agricoltura)

Gli interventi ammessi sono:
1) ricostruzione in sito dell’immobile distrutto nel quale ha sede l’attività o che costituisce l’attività;
2) delocalizzazione, previa demolizione, dell’immobile distrutto o danneggiato nel quale ha sede l’attività o che costituisce l’attività, costruendo o acquistando una nuova unità immobiliare in altro sito nel territorio regionale toscano
3) ripristino recupero e manutenzione straordinaria di opere e impianti danneggiati o distrutti a seguito dell’evento calamitoso

Il bando prevede che, nel caso che sopraggiungano future disposizioni nazionali, il contributo potrà essere concesso anche per

- il ripristino o la sostituzione dei macchinari e delle attrezzature d'impresa danneggiati a seguito dell’evento calamitoso;
- l’acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti danneggiati o distrutti e non più utilizzabili a seguito dell’evento calamitoso.


L'intensità di aiuto prevede:
1) per la ricostruzione del medesimo sito, la delocalizzazione in altro sito, il ripristino strutturale e funzionale dell’immobile nel quale ha sede l’attività d'impresa: il contributo è concesso fino al 50% dell’importo indicato in perizia;
2) per il ripristino o la sostituzione degli impianti danneggiati o distrutti a seguito dell’evento calamitoso: il contributo è concesso fino al 80% dell’importo indicato in perizia;
3) per le prestazioni tecniche (progettazione, direzione dei lavori etc), il 10%

Il contributo può essere richiesto sia per spese già realizzate che per interventi ancora da realizzare.

Nel caso in cui alla data di presentazione della domanda tutti i danni subiti e ammissibili a contributo siano stati ripristinati e siano comprovati da documentazione valida ai fini fiscali per un importo inferiore al valore delle perizia, ai fini del calcolo del contributo si considera l’importo della spesa sostenuta e documentata.
Ove, invece, alla predetta data, i lavori di ripristino di tutti i danni ammissibili a contributo siano stati eseguiti parzialmente, si considera anche l'ulteriore ed eventuale spesa stimata in perizia, per quelli non ancora effettuati.

Inoltre la procedura è accessibile anche alle imprese già beneficiarie o richiedenti il contributo di primo sostegno.
Per queste ultime l’importo del contributo sarà calcolato sottraendo quanto già riconosciuto a titolo di primo sostegno.

La scadenza per la presentazione delle domande: ore 23:59 del 20/05/2020. Si terrà conto dell'ordine cronologico

Per assistenza su questo bando: Sabrina Pucci 344/2544138, Daniela Salvi 344/2564258.