Sei un’azienda o un dipendente del Terziario? Fino al 31 dicembre 2024 è ancora possibile aderire alla campagna Welfare Il Buono che meriti, l’iniziativa promossa da E.Bi.T.Tosc per il sostegno al reddito delle lavoratrici e dei lavoratori del commercio e dei servizi della Toscana.
Un aiuto concreto per chi lavora nel terziario
Con uno stanziamento totale di 550mila euro, l’iniziativa offre ai lavoratori del settore commercio e servizi in Toscana la possibilità di ottenere voucher fino a 1.500 euro. Questi buoni possono essere utilizzati presso i negozi aderenti al circuito E.Bi.T.Tosc. entro il 28 febbraio 2025.
Chi può richiedere il voucher?
Lavoratori con un ISEE fino a 32.000 euro.
Possibilità di richiedere fino a 3 misure di sostegno.
È necessario presentare domanda entro il 31 dicembre 2024 presso gli Info Point sindacali (elenco disponibile su www.ebittosc.it/il-buono-che-meriti).
Affrettati: i fondi sono limitati e verranno assegnati fino a esaurimento!
Cosa puoi ottenere?
Il progetto include 14 misure di sostegno:
Premio natalità.
Contributo per rette asilo nido/scuola materna.
Contributo per campi estivi.
Contributo per testi scolastici.
Contributo autosufficienza.
Contributo trasporto scolastico e casa/lavoro.
Contributo per malattie oncologiche e/o terapie salvavita.
Contributo per congedi parentali non obbligatori (genitori uomini).
Contributo per periodi di CIGS/FIS.
Borsa di studio per lavoratori e figli.
Contributo per protesi.
Contributo per spese veterinarie.
Contributo per assistenza psicologica.
Contributo per formazione E.Bi.T.Tosc.
Dove spendere i buoni?
I voucher sono validi nei negozi aderenti al circuito. L’elenco, sempre aggiornato, è disponibile su www.ebittosc.it.
Se sei un commerciante
Unisciti al circuito gratuitamente. Il tuo negozio sarà visibile ai beneficiari dei voucher e riceverai il rimborso direttamente dall’Ente. Contattaci subito per saperne di più e per aderire all’iniziativa.
Non perdere questa occasione!
“Il Buono che Meriti” è un’opportunità unica in Italia per supportare il reddito e le spese dei lavoratori del settore terziario. C’è ancora tempo per aderire, ma non aspettare troppo: le richieste sono numerose.