Gli esercenti di Rosignano sono d'accordo: troppi mercatini, spesso scarsa qualità delle merci esposte, odore di benzina dai generatori di corrente, immagine poco consona a quella di una buona località di villeggiatura.
Il presidente della delegazione Confcommercio di Rosignano Pietro Rotelli raccoglie le proteste e i malumori suscitati negli imprenditori dal tipo di mercato ambulante che è stato ammesso sul lungomare quest'anno. "Abbiamo un bel lungomare, un mare stupendo, pubblici esercizi e negozi di qualità e un grande entusiasmo per l'accoglienza di turisti e visitatori. Il regolamento comunale prevederebbe eventi, si, ma mirati a valorizzare i prodotti e l'identità del territorio, mentre si riscontra spesso il livello non eccellente delle attività commerciali espositrici nei vari mercatini, e un disturbo generale delle attività economiche stanziali”.
“La attesissima stagione estiva non è solo il momento di maggior lavoro e l'occasione regina per rimpolpare un fatturato che durante l'inverno è molto magro, ma anche un veicolo di promozione del territorio. Il cliente occasionale che arriva adesso può essere fidelizzato e tornare il prossimo anno, magari per periodi più lunghi, magari fuori stagione. Ma qual'è l'immagine che diamo alle coppie o famiglie che si siedono a cena e devono respirare l'aria maleodorante dei generatori di benzina usati dagli ambulanti e stare nella bolgia tra cose senza personalità e in alcuni casi di bassissima qualità? A chi giovano i troppi mercatini e il disordine? Come imprenditori non stiamo certo polemizzando contro i colleghi imprenditori che vengono da fuori, ma vorremmo semplicemente porre un freno al dilagare di questo tipo di manifestazioni. Possono, forse, portare un flusso di gente maggiore, ma è quantomeno dubbio che incrementino indotto e valore aggiunto. Dobbiamo ripensare al modello di sviluppo turistico che vogliamo per il nostro litorale, e per questo abbiamo chiesto un confronto con l'amministrazione comunale per iniziare un percorso che porti Rosignano, Vada e Castiglioncello a divenire luoghi dell'ospitalità di livello medio-alto. Non solo mete di un turismo mordi e fuggi, ma località accoglienti che fanno stare bene chi viene invogliano a tornare”.