Marco Torchioni, presidente della delegazione Confcommercio di Piombino, tiene a precisare e correggere quanto pubblicato qualche giorno fa su Il Tirreno in merito alla demografia imprese nel Comune.
“Si è fatto notare che i dati della Camera di Commercio, che registrano nel nostro Comune un aumento del settore ristoranti, gelaterie e pasticcerie e una contrazione del settore bar e simili, non sono omogenei sul territorio ma dipendono in larga misura da quanto le singole zone beneficino del flusso turistico presente solo nel centro città.
Questi dati offrono la possibilità di fare tre considerazioni.
Le imprese che operano nel settore turistico stanno diventando un fenomeno sempre più importante nel tessuto economico piombinese. Questa realtà deve portare l’amministrazione a essere sempre più sensibile circa le loro esigenze e attuali necessità.
La semplice crescita numerica delle attività non è di per sé un dato totalmente positivo: occorre che questa crescita sia accompagnata da una programmazione economica del territorio (che, purtroppo, anche a causa della mutata normativa di settore, si è “smarrita” nel tempo) e da un parallelo aumento delle presenze turistiche in città al fine di non impoverire le attuali realtà imprenditoriali esistenti.
Questa crescita turistica è possibile solo se l’amministrazione investe importanti risorse in opere pubbliche che supportino tale obiettivo: parcheggi, rifacimento zona pedonale (in particolare Corso Italia), riqualificazione spiagge urbane, decoro eccetera.
Attualmente purtroppo notiamo con dispiacere che le attuali opere in progetto o già intraprese subiscono ritardi non compatibili con le ambizioni turistiche da noi auspicate.
Piazza Dante, la pista ciclabile Populonia Stazione – Baratti, il polo culturale e Corso Italia sono esempi di tempistica di realizzazione non al passo con l’urgenza che il completamento di questi progetti meriterebbero e con la velocità di adattamento al mondo economico che le imprese devono rispettare per mantenersi competitive".